15 Ott La triturazione di fusti in ferro e contenitori IBC in terra magiara

L’Ungheria non è certo solo terra di Pálinka, la bevanda nazionale ungherese, ma offre molto di più. È entrata in Europa dal maggio 2004 e sebbene la sua economia poggia soprattutto sull’agricoltura e l’allevamento, è anche un paese industriale soprattutto nell’area di Budapest.

Ovvio quindi che come per molte economie industriali si pone il problema del trattamento dei rifiuti e in Ungheria non mancano le organizzazioni, con un forte potenziale per quanto riguarda l’ecologia ed il recupero e che della riduzione e riciclo dei materiali sono in grado di generare un business.

Così è per il nostro cliente, cui si poneva il problema della triturazione di fusti in ferro e contenitori IBC e che si è rivolto a noi attraverso il ns partner locale.

La soluzione proposta

Per triturare questo genere di materiali e garantire una produzione in linea con le richieste del cliente abbiamo offerto un trituratore 2 alberi da 220 CV della serie 2R con una camera di macinazione di 1,5 mt.

Il trituratore è equipaggiato con lame a 1 becco di 75 mm di spessore. Un robusto telaio di supporto, accessibile con scale alla marinara, ed una tramoggia dotata di un pressore idraulico ad arco, completano la fornitura.

Il pressore non è incluso a caso. La triturazione di fusti in ferro e contenitori IBC è sempre problematica: i fusti cilindrici possono disporsi in senso longitudinale e tendere a ruotare sulle lame, gli IBC rischiano di appoggiarsi tra lame e lato della tramoggia, col risultato che le lame creano una sede nel corpo dell’IBC senza riuscire a macinarlo.

Il vantaggio del pressore, inserito in un ciclo automatico gestito da un PLC Siemens, è quello di agire sul materiale deformandolo in parte, ma soprattutto fare in modo che la pressione di spinta contribuisca ad aiutare la presa delle lame, quindi garantendo una adeguata produttività del trituratore.

L’installazione ed il collaudo

Nel caso specifico il cliente ha provveduto all’installazione in proprio, mentre per l’avviamento ed il collaudo un nostro tecnico del Service si è recato in loco, per le opportune verifiche di sicurezza preavviamento ed il collaudo operativo col materiale del cliente.

Dalla nostra sede abbiamo seguito il primo avvio in teleassistenza, dispositivo di cui ogni nostro prodotto è dotato quando il quadro elettrico ha un PLC. Ciò ha consentito di affinare il programma ed installare gli aggiornamenti da remoto con facilità, in collaborazione coi tecnici sul campo.

La presenza del PLC consente anche, ai clienti che ne fanno richiesta, di poter completare la fornitura con un pannello web cui confluiscono i principali parametri macchina e gli alert per una agevole consultazione del cliente da desktop come da smartphone.

Per ogni altra informazione in merito sulla triturazione di fusti in ferro e contenitori IBC potete compilare ed inviarci direttamente il form sottostante.

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